Pepe Cotaina addolcisce La Via del Santo Graal

Il ristorante Gloriamar di Piles ospita la presentazione della Coca de El Camino del Santo Graal, una creazione del maestro pasticcere Pepe Cotaina.

Piles (Valencia), 3 maggio 2025 – La spiaggia di Piles è stata teatro questo sabato di un evento gastronomico e culturale senza precedenti: la presentazione ufficiale della Coca de El Camino del Santo Graal, una prelibatezza artigianale ideata dal maestro pasticcere Pepe Cotaina, alma mater della Coquería Pepe Cotaina e indiscutibile punto di riferimento per la pasticceria tradizionale valenciana.

L’evento, che si è svolto presso il rinomato ristorante Gloriamar, ha riunito cinquanta persone provenienti da tutta la Spagna: madrileni, sivigliani, estremaduriani, castigliani, asturiani, valenciani e alicantini sono venuti a scoprire e degustare questa creazione, destinata a diventare l’emblema gastronomico del Cammino del Santo Graal.

Pepe Cotaina: l’arte della tradizione con uno sguardo innovativo

Con una carriera di oltre quarant’anni e un curriculum ricco di premi e riconoscimenti, Pepe Cotaina è un vero ambasciatore della coca valenciana. Dal suo laboratorio di Gandía, ha elevato questo umile prodotto allo status di gourmet, combinando tecniche ancestrali con un’attenta selezione di ingredienti locali.

La Coca de El Camino del Santo Graal, realizzata in esclusiva per questo evento, è una sinfonia di sapori che si rifà sia alla tradizione sia al simbolismo del Santo Calice: una ricetta che unisce il terreno allo spirituale, il quotidiano al sacro. Secondo Cotaina, “questa coca rappresenta un viaggio, un incontro di culture, come la stessa Via del Santo Graal”.

Una tappa simbolica a Piles: il sud di Valencia protagonista del Cammino del Santo Graal

La scelta di Piles come sede della presentazione non è stata casuale. Negli ultimi anni, l’Associazione Internazionale Itinerari Culturali Cammino del Santo Graal ha intensificato gli sforzi per valorizzare il tratto meridionale del percorso, che collega Valencia ad Alicante lungo l’itinerario seguito dal sacerdote e canonico Alcedo, custode del Santo Calice durante l’invasione napoleonica.

Questo itinerario, ancora poco conosciuto, rappresenta una testimonianza di coraggio e di speranza. Durante gli anni più bui del conflitto, il canonico Alcedo rischiò la vita per preservare la reliquia, portandola dal Capitolo della Cattedrale di Valencia a zone sicure nel sud di Valencia e Alicante, seguendo le rotte dell’epoca, mentre il resto del tesoro della Cattedrale di Valencia andò via mare con il sacerdote Pedro Vicente Calbo. Grazie a questa impresa, il Cammino del Santo Graal acquisisce una nuova dimensione: quella di un percorso di esilio e di salvaguardia.

Via del Santo Graal, Viaggio dell’Esilio, Via della Salvaguardia

Durante la guerra d’indipendenza spagnola (1808-1814), il sacerdote valenciano Pedro Vicente Calbo svolse un ruolo cruciale nella protezione del Santo Calice, venerato nella Cattedrale di Valencia. Di fronte alla minaccia di saccheggio da parte delle truppe napoleoniche, Calbo organizzò ed eseguì tre trasferimenti della reliquia per salvaguardarla.

Nel 1809, il Calice fu evacuato via mare da Valencia ad Alicante, dove rimase per dieci mesi. Successivamente, nel 1810, fu trasferito a Ibiza, dove rimase per un anno e mezzo, e infine a Maiorca, dove rimase fino al 1813, in coincidenza con la fine dell’occupazione francese di Valencia.

Calbo, direttore del Seminario di Valencia e fidato confidente del canonico Alcedo, documentò dettagliatamente questi trasferimenti nei manoscritti conservati nell’Archivio della Cattedrale di Valencia. La sua dedizione e il suo coraggio furono fondamentali per preservare questa importante reliquia in un periodo di grande instabilità.

Questa storia è stata studiata nel libro “Salvamentos del Santo Cáliz en la Guerra de la Independencia. Valencia-Alicante 1809-1810”, scritto da César Evangelio e presentato nel 2019 nell’Arcidiocesi di Valencia.

Come ha sottolineato l’Associazione promotrice del Cammino: “La Coca del Cammino del Santo Graal non è solo un prodotto gastronomico; è un modo di trasmettere questa storia di coraggio, custodia, fede e resistenza, in un linguaggio universale a base di grano, olio e prodotti locali del frutteto di Valencia”.

La Coca del Graal, presente anche nella Maratona del Santo Graal in Alto Palancia

Parallelamente, e in chiara sintonia con lo spirito di questo itinerario, oggi si svolge la Maratona del Santo Graal nella regione dell’Alto Palancia, uno dei tratti montani più emblematici del percorso. In un gesto di gemellaggio tra i diversi punti del percorso, ognuno dei vincitori di questo evento sportivo riceverà come premio simbolico una Coca del Cammino del Santo Graal, consolidando così questo dolce come simbolo culturale e sportivo dell’itinerario.

Un’esperienza culturale, spirituale e sensoriale

Questo evento non è servito solo a lanciare un prodotto dalla forte carica simbolica, ma anche a continuare a consolidare Il Cammino del Santo Graal come Itinerario Culturale Europeo, contribuendo alla coesione territoriale e al turismo sostenibile. La gastronomia, in questo contesto, diventa un veicolo di memoria, identità e appartenenza.

L’Associazione Internazionale ha voluto ringraziare in modo particolare il coinvolgimento di Pepe Cotaina, del Ristorante Gloriamar e di tutti i partecipanti, sottolineando che iniziative come questa rafforzano la missione di divulgazione della storia del Santo Calice, dei suoi custodi e delle terre che lo hanno protetto.

“Assaporare questa coca è viaggiare con i sensi lungo il sentiero della conoscenza, della speranza e della custodia di un simbolo universale”, ha concluso uno degli emozionati partecipanti.

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